Tanti sono i benefici dell’attività sportiva, soprattutto se si è superati i 65 anni di età. Fare regolare movimento è particolarmente indicato perché: riduce il rischio di disturbi cardiaci e infarto, previene il diabete, l’ipertensione, la possibilità di sviluppare l’Alzheimer e altre malattie legate all’invecchiamento. Mantenersi giovani nel fisico è quindi una missione sempre possibile, ma otto anziani su dieci ritengono che fare attività sportiva e correggere il proprio stile di vita sia inutile, arrivati a una certa età, tanto più se si è colpiti da tumore. Il 40% dei pazienti oncologici e i loro familiari pensano che l’attività fisica non apporti alcun beneficio, il 23% addirittura è convinto che aggravi la malattia. “Si tratta di dati significativi, frutto di miti sbagliati – spiega il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) – che testimoniamo quanto sia sempre più importante informare sulla patologia ed educare a stili di vita corretti non solo il paziente, ma anche chi interviene nella gestione quotidiana della malattia”. Per rispondere a questo crescente bisogno informativo l’AIOM promuove Prostata: sul tumore vince chi gioca d’anticipo, un vero e proprio “Tour della prevenzione” in venti città, che porta gli oncologi a parlare esclusivamente agli anziani di lotta alle neoplasie nei centri ricreativi per la terza età.
(Fonte: tratto dall'articolo)