La vita media degli anziani si allunga e soprattutto per le persone non completamente autosufficienti, un sostegno e un aiuto sono spesso fondamentali. Per questo assume sempre più importanza il ruolo delle cosiddette “badanti”. Ma quali sono i requisiti a cui dovrebbe rispondere l’assistente ideale? Non c’è una regola fissa. La famiglia (datore di lavoro) assume la badante perché ha la necessità di sbrigare giornalmente un servizio. La badante, d’altro canto, ha la necessità di ricevere quotidianamente una paga. Quando le due parti si incontrano, propongono le rispettive esigenze e necessità e se la famiglia e la badante trovano un punto di contatto c’è assunzione e contratto. In sintesi le mansioni della badante sono:
– prendersi cura del malato, facendogli anche compagnia. Nel caso della badante convivente, ossia che lavora e alloggia presso la famiglia, il più delle volte il malato non è autosufficiente, quindi richiede assistenza continua per fare le cose che ora non è più in grado di fare da solo;
– sbrigare le faccende domestiche quel tanto che basta per tenere in ordine la casa e renderla vivibile dal malato;
– preparare i pasti per il malato agli orari e secondo le indicazioni ricevute dai familiari/medico;
– assicurare che il malato prenda le medicine alle dosi e agli orari prescritti dal medico;
– controllare temperatura, pressione ecc.;
– mettere pannoloni e altri ausili.
(Fonte: tratto dall'articolo)