Secondo uno studio del consorzio "Train the Brain" (Istituti di Neuroscienze e di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa, Stella Maris e laboratori) sperimentato nel 2014, lavorare sui neuroni aiuta tantissimo a combattere l'Alzheimer. La relazione sugli ultimi sviluppi del progetto che la psicobiologa dell’Università di Firenze e del Cnr Nicoletta Berardi presenterà a nome del Consorzio al 6° Congresso nazionale sui Centri Diurni Alzheimer (Pistoia, 15 - 16 maggio), dice molto su quanto si potrebbe e dovrebbe fare per combattere la dura battaglia della vecchiaia. A sette mesi dalla conclusione i dati dimostrano, ad esempio, che le cavie di Train the Brain ne sono uscite con sensibili miglioramenti e che il miglioramento persiste. Tutto concorre a tonificare il cervello: un buon cineforum ma anche giochi e giochetti di memoria. Meglio perfino una ripassata canora di vecchi e nuovi successi di Sanremo. E ovviamente muscoli: via a camminare, a sudare sulla cyclette, a far ginnastica e stretching. Tra 20 anni, per di più, i casi di demenza senile saranno il doppio, mentre all’orizzonte non si intravedono farmaci miracolosi. Per ora costosi molto, efficienti poco. Ed è così che il neurobiologo Lamberto Maffei, presidente dell’Accademia dei Lincei, ha ideato Train the Brain: se le medicine fanno flop, proviamo senza. Proviamo ad allenare neuroni e gambe in un contesto socializzante. (Sintesi redatta da: Antonella Carrino)