Con l’invecchiamento della popolazione e l’aumentare della longevità, sono sempre più le famiglie che si trovano a dover ricoverare i propri cari non più autosufficienti affetti da demenze o disabilità in Residenze sanitarie assistenziali per poterli assistere al meglio. Onda, l'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, per aiutare i familiari a scegliere i luoghi migliori per i loro cari, attribuisce i Bollini RosaAgento (www.bollinirosargento.it/) alle Rsa che hanno caratteristiche atte a garantire il benessere degli ospiti e a tutelarne la dignità. Il bollino è attribuito non solo per i requisiti clinico-assistenziali (che, essendo strutture pubbliche o private accreditate dovrebbero essere garantite) ma per i requisiti di umanizzazione delle cure. Ad esempio l’esistenza di spazi atti alla socializzazione o per l’incontro coi familiari, la possibilità per i coniugi di dividere la stessa camra, l’opportunità di arredare la propria camera con mobili ed oggetti personali. Vengono valutati positivamente anche la possibilità di scelta del menu, l’esistenza di un supporto psicologico per i familiari, la presenza di volontari, attività di animazione ma anche la possibilità, nel momento del fine vita, di prevedere il coinvolgimento dei familiari. Tante sono le attività nelle Rsa con il “bollino” come ad esempio il concorso “Dai voce alla tua storia”, raccolta di testimonianze di come le piccole cose e i gesti di solidarietà, l’empatia, siano importanti per le persone anziane, mostrando come il lato umano della cura sia quasi più importante della terapia.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)