Sono molti gli anziani che vivono in solitudine, in condizioni a metà fra la piena autosufficienza e il bisogno di assistenza in casa di riposo, perché pur vivendo a casa propria, faticano sempre più ad uscire di casa, poiché non sono più inseriti nella comunità in cui abitano. E’ un fenomeno in aumento, visto che il 50% degli uomini supererà gli 81 anni e il 25% gli 88, mentre il 50% delle donne supereranno gli 86 anni e il 25 per cento i 92, con buone condizioni di salute che però non vogliono sempre dire buona qualità di vita. Per questo si deve intervenire ampliando i servizi a loro disposizione, come stanno già facendo diverse associazioni: a Napoli c’è, per esempio, il Pronto intervento sociale con cui, grazie ad una telefonata si può ricevere l’aiuto di un volontario per piccoli servizi. Bisogna ampliare il concetto della domiciliarità, che non deve essere semplice assistenza socio-sanitaria a casa ma servizi per permettere agli anziani di continuare ad avere una vita sociale e culturale. La Regione Basilicata ha pubblicato un avviso di ricerca progetti per il sostegno della domiciliarità e dell’autogoverno per persone anziane. Il bando mette a disposizione un milione di euro per una serie di servizi innovativi, che andranno su cataloghi territoriali e che permetteranno agli anziani beneficiari dell’iniziativa di scegliere, con l’accompagnamento del personale dei servizi sociali, i percorsi e i servizi di cui hanno maggior bisogno. I progetti debbono avere al loro interno due tipologie di servizi, uno finalizzato al mantenimento del livello culturale e sociale e uno di supporto dell’autonomia personale, avranno durata biennale e saranno destinati a un massimo di 30 persone. Dovranno inoltre essere presentati da partenariati di soggetti del Terzo settore radicati sul territorio, che possono intervenire a livello pienamente operativo o di sostegno e garanzia. Maggiori informazioni si trovano su www.portalebandi.regione.basilicata.it.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)