Martedì 20 giugno 2018 il Consiglio Regionale dal Veneto ha approvato il Piano Triennale per la promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo dal valore di un milione di euro. L’assessore al Sociale, Manuela Lanzarin, così ha illustrato la strategia: «Si vuole stimolare una diversa concezione di vecchiaia finora centrata sulla condizione di non-autosufficienza, di dipendenza e di distacco dal ruolo lavorativo promuovendo invece la partecipazione degli anziani alla vita di comunità». Contrastare la solitudine con programmi di edilizia sociale finalizzati a favorire l’inclusione abitativa delle persone anziane accogliendole in micro-residenze e gruppi solidali. Sei sono i progetti sperimentali da poco avviati sul territorio Veneto. Le possibilità sono diverse e graduate: dalla semplice compagnia (piccolo affido), all’aiuto in attività quotidiane (affido di supporto), alla convivenza (affido di convivenza). Chioggia è sede di una di queste esperienze, mentre Treviso fa scuola nel campo del cohousing. Mestre, invece, ha tracciato la strada per la badante di condominio: una persona che si occupa delle piccole necessità quotidiane dei residenti. Nel piano non manca il lavoro: la giunta sosterrà progetti di scambio intergenerazionale, con l’anziano che farà da tutor ai più giovani.
(Fonte: tratto dall'articolo)