A Bologna, nel corso del convegno “Prima della non autosufficienza: nuove forme di abitare sociale e domiciliarità”, si è parlato dell'esigenza di realizzare soluzioni abitative in grado di garantire agli anziani autonomia, coesione sociale e buona qualità della vita. L'Emilia Romagna è una Regione dove la popolazione anziana – con più di 65 anni di età - ha superato il milione e gli ultra 75enni rappresentano oltre il 23% del totale dei residenti, e, per questo motivo, l’esigenza di realizzare soluzioni abitative in grado di garantire autonomia, coesione sociale e buona qualità della vita diventa sempre più impellente. Nel 2013, con una legge regionale, la Regione ha istituito, il "Fondo per l’eliminazione e il superamento delle Barriere architettoniche". Grazie a questa misura nel 2017 sono stati stanziati 2 milioni di euro per eliminare gli ostacoli e adattare l’ambiente domestico - appartamenti e spazi comuni di edifici privati - alle esigenze delle persone con disabilità. Inoltre, la Regione è impegnata a sperimentare nuovi modi di abitare con soluzioni innovative, come l’housing sociale, che ha la finalità di sostenere iniziative abitative a canoni moderati orientate e indirizzate a giovani coppie, studenti, anziani, e altri soggetti in condizione di svantaggio sociale ed economico. E ancora, grazie al Fondo sul “Dopo di Noi” si stanno realizzando progetti sperimentali di residenze in cohousing su misura per malati gravi e anziani non autosufficienti rimasti privi di supporto familiari.
(Fonte: tratto dall'articolo)