Per favorire un invecchiamento attivo e per combattere la solitudine degli anziani, serve, secondo Barbara Rosina (Presidente Ordine Assistenti Sociali del Piemonte)  "una collaborazione tra pubblico, privato, fondazioni, Enti, Associazioni, società civile che ben rappresenta la necessità di individuare strade innovative che coinvolgano direttamente fin nella definizione delle difficoltà e nell’individuazione delle risorse (personali, economiche, relazionali, tecniche) le diverse parti interessate (stakeholders)”. In Piemonte gli anziani, così definiti per età anagrafica (dai 65 anni in su), sono il 25,1% della popolazione. Con l’aumentare dell’aspettativa di vita, si distinguono due fasce d’età: gli anziani giovani (quelli fino ai 75 anni d’età) e gli anziani veri e propri.
Il 48,7% delle famiglie composte da persone sole sono anziani di 65 anni e più, di cui il 17,0% delle persone ha un'età compresa fra i 65 e i 74 anni; il 20,7% delle persone fra i 75 e gli 84 anni; l'11,1% persone con più di 85 anni (dati Istat 2015). In Piemonte sono nati due progetti innovativi. Il primo “La cura è di casa. La comunità per il benessere delle persone anziane” è rivolto agli anziani vulnerabili o vicini alla perdita dell’autonomia del Verbano - Cusio - Ossola e di sette Comuni del Novarese, aiutando le persone anziane ad invecchiare bene a casa propria, migliorando la qualità di vita, offrendo un supporto alle famiglie e alla comunità. L'altro con l'Asl del vercellese come capofila, è "Dedalo, volare sugli anni". I progetti sono sostenuti per il 46% da Fondazione Cariplo e per un 18% deriverà da raccolte fondi sul territorio destinate ai servizi per gli anziani, da finanziamenti aggiuntivi da bandi pubblici e/o privati.