Ad Aversa, in provincia di Caserta, stanno promuovendo il progetto “Anziani – risorsa solidale” che intende coinvolgere 13 cittadini anziani nel controllo degli attraversamenti pedonali nei pressi delle scuole. Da ottobre a dicembre 2014, le persone selezionate garantiranno infatti il servizio di vigilanza presso i 13 plessi della scuola primaria aversana.
Nel bando viene indicato che gli anziani interessati a partecipare dovranno avere i seguenti requisiti: essere residenti nel Comune di Aversa, avere un’età compresa tra i 60 ed i 68 anni, essere in possesso di idoneità psico-fisica specifica dimostrata mediante certificato medico, godere dei diritti civili e politici, non aver riportato condanne penali.
Mi colpisce la notizia per vari fattori, anche se esperienze analoghe sono diffuse da molti anni in numerose zone d’Italia e conosco persone che hanno svolto questo tipo di lavoro, in regime di volontariato o retribuito, con soddisfazione.
In primo luogo il titolo del progetto, Anziani – risorsa solidale, mi aveva indotta a pensare che i destinatari del bando fossero persone con un’età più avanzata. Proprio oggi leggevo gli esiti di un sondaggio svolto dalla Doxa dal quale risulta che la soglia di età per essere definiti anziani sono i 69 anni, mentre per diventare vecchi bisogna raggiungere i 77 anni.
In secondo luogo mi rendo conto che i requisiti richiesti ai candidati sono gli stessi che potrebbero avere un ragazzo neodiplomato. Se, come leggo, l’iniziativa va nella direzione di valorizzare e promuovere la partecipazione di questa categoria di cittadini alla vita sociale, mi chiedo come sia possibile promuovere tale partecipazione senza considerare il bagaglio di competenze che un cittadino con più di 60 anni inevitabilmente ha accumulato.
Di nonni vigili sentiamo parlare dalla Puglia al Trentino Alto Adige, la presenza di queste figure è indiscutibilmente necessaria, nonché rassicurante. Tuttavia mi chiedo se questo tipo di proposte, quando orientate a promuovere la partecipazione, siano veramente tarate sulle reali ambizioni dei destinatari o se siano piuttosto il frutto della nostra incapacità di pensare alto e altro quando parliamo di anziani, se non risentano della nostra difficoltà nel costruire occasioni per un’effettiva valorizzazione delle risorse rappresentate da questa parte della popolazione. (Fonte: www.50epiu.it)