Lo scorso 27 ottobre, nella Sala dei Congressi di Muralto (Canton Ticino), si è tenuto il Simposio intitolato “Le reti integrate di cura oggi e domani: esperienze a confronto e possibili scenari di sviluppo”, promosso dall’Alvad-Spitex Locarnese. Punto di partenza di questo incontro, al quale hanno preso parte relatori ticinesi, svizzeri e italiani, la creazione di un sistema di cure integrate di prossimità più resiliente (progetto Interreg). Allo scopo di contribuire all’individuazione di soluzioni concrete applicabili a livello locale, sottolineano i partecipanti, è necessaria la creazione di un modello di governance comune tra settore sociale e sanitario che ruoti attorno a tre cardini: efficienza, efficacia, economicità. La costruzione, il coordinamento e il mantenimento di una partnership tra attori pubblici e privati basata su un modello organizzativo capillare sul territorio è il primo passo da compiere.
Sono due gli aspetti contenutistici del progetto Interreg: le reti di cura integrate e il confronto, lo scambio di opinioni, indispensabili per monitorare le strategie e le misure da mettere in campo per rispondere ai bisogni e alle esigenze dei cittadini anziani. In questo ambito, il Canton Ticino, con i partner istituzionali e i Comuni, si è attivato elaborando l’importante progetto di pianificazione integrata anziani Orizzonte 2030. Per la prima volta tre settori (quello della presa a carico stazionaria, ossia delle case anziani, quello dell’assistenza e cure a domicilio e quello dei servizi di appoggio) collaborano fianco a fianco. Principi fondanti del dossier sono: la messa al centro della persona (anziano e familiari); l’autodeterminazione (libertà di scelta e possibilità di restare al proprio domicilio attraverso il rafforzamento della presa a carico); una progressione verso quelle che sono le reti di cura integrate; infine rafforzare il valore dell’inclusione sociale per combattere l’isolamento.
In merito alla necessità di formare più personale in ambito sanitario e sociosanitario e insistendo sulla figura dei familiari curanti, risorsa indispensabile ed essenziale, è stato sottolineato che da quest’anno, in Svizzera, è possibile avere dei congedi per accudire un proprio familiare proprio grazie alle modifiche di legge intervenute negli ultimi tempi. Un ruolo irrinunciabile che la nuova pianificazione anziani 2030 prevede di sostenere con misure concrete a favore di chi fornisce questo importantissimo lavoro. Partito da un’analisi del contesto territoriale sperimentale, con l’aiuto della tecnologia, il progetto arriverà presto all’implementazione di una fase propedeutica di formazione degli infermieri. Il rafforzamento dei sistemi di monitoraggio e l’attivazione della rete saranno il punto d’arrivo del discorso. Se scadenze e attività dichiarate saranno mantenute, questo progetto oggi ancora a titolo sperimentale potrà trovare applicazione nella realtà.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)