Cjaso Rigulat è il progetto di “abitare possibile” inaugurato recentemente a Rigolato, in Friuli. Più che una casa di riposo, una vera e propria casa, dove gli anziani potranno farsi da mangiare, dialogare con i vicini, sentire i profumi del panificio del paese dove sono nati e cresciuti. Un concerto istituzionale al massimo livello per un’iniziativa che, già realizzata dall’associazione “Vicini di casa” in alcune località della pianura udinese, sbarca in Carnia con le caratteristiche di modello alternativo e vincente.
I 25 anziani che andranno a occupare le moderne stanze dell’ex scuola elementare – come hanno ricordato il sindaco e il suo vice Daniele Candido – non verranno infatti “istituzionalizzati” lontano dal loro paese ma resteranno ancorati al territorio, vicini alle loro famiglie e ai loro compaesani che hanno partecipato attivamente alla realizzazione della struttura, grazie al lavoro di tanti volontari del terzo settore. “Si tratta – ha detto Zanin prima del taglio del nastro – di un progetto voluto e sostenuto da tutta la comunità di Rigolato, davvero una buona notizia non solo per la Carnia ma per l’intero Friuli. Questa Casa è davvero un desiderio della gente, un’opera fortemente attesa e voluta“.
Il vicegovernatore Riccardi ha riepilogato i molteplici passaggi politici, culturali e sociali che sono alla base di questo nuovo modello di assistenza. Che porta a un vero e proprio rovesciamento di prospettiva, riassunto nel concetto di “budget di salute”: “Si parte dalle esigenze delle persone e sulla base di queste si realizzano le strutture, non viceversa”. Un criterio che consegna alla Regione il compito di “dettare le regole e aiutare il terzo settore a liberare le proprie energie” nella consapevolezza che il pubblico non può e non deve sostituirsi al terzo settore, ma solo aiutarlo a svolgere al meglio i suoi compiti.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)