A Verona e dintorni è partito il progetto «Domiciliarità 2.0» che ha l’obiettivo di aiutare gli anziani a domicilio non solo portandogli a casa un asettico operatore, ma aiutandolo a creare nuove relazioni nel suo condominio e poi via via nel quartiere. L’idea è di innescare un circolo virtuoso destinato a moltiplicarsi. Infatti il nome completo del piano è «Innovazioni nella gestione, cura e valorizzazione della persona anziana a domicilio».
Con l’aiuto dell’amministrazioni comunali che mettono a disposizione 39 assistenti sociali dell’area anziani, sei centri servizi, tre cooperative sociali, insieme e in collaborazione tra loro. Si vuole aiutare gli anziani a stare a casa attraverso dei servizi come il sostegno psicologico per i familiari, piccole prestazioni sanitarie, pasti a domicilio, assistenza in orari festivi e serali, piccola manutenzione e pulizia della casa, e la presenza di un custode sociale, inoltre si vogliono aprire dei Centri di socializzazione.
Anna Salvagno della cooperativa Alveare, ad esempio, propone una delle attività, il Progetto Abbracci che vuole promuovere incontri tra generazioni, in cui gli anziani potranno da una parte ricevere aiuto ma dall’altra per esempio leggere favole ai bambini. Il tutto con laboratori di arte, video, musica, pittura.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)