Gli anziani al volante conservano quell’indipendenza fondamentale in molti contesti sociali e geografici. Quando per motivi di età o protezione familiare sono costretti a smettere di guidare rischiano l’emarginazione.
Lo afferma un’indagine USA sulla sicurezza di guida e gli anziani al volante, quando non possono fare a meno di utilizzare l’auto.
Secondo il sondaggio del National Aging and Disability Transportation Center, il 33% degli americani sopra i 60 anni si identifica con una disabilità che potrebbe rendere difficile guidare un’auto. Nonostante questo, comunque l’82% afferma di mettersi al volante. Una conseguenza del fatto che il 68% degli anziani afferma che sarebbe difficile trovare opzioni di trasporto alternative senza l’auto. Una condizione evidentemente molto più amplificata in tutti i Paesi che hanno basato l’evoluzione urbanistica attorno all’uso dell’auto personale. Tra le persone intervistate che hanno appeso le chiavi dell’auto al chiodo, il 79% afferma di sentirsi isolato. Tra le motivazioni più frequenti, la difficoltà di poter raggiungere beni e servizi essenziali.
Tuttavia, le autorità affermano che gli incidenti in auto con anziani alla guida sono aumentati tra il 2009 e il 2018 del +36% per gli uomini e del +17% per le donne. Ma c’è un aspetto ancora più preoccupante, gli anziani che non sono alla guida diventano pedoni e potenziali vittime a piedi. Nello stesso arco di tempo infatti, le persone a piedi con un’età media superiore a 70 anni sono morte il 53% in più. Secondo le statistiche sugli incidenti con anziani al volante negli USA, è maggiore il rischio che si verifichi un incidente multiplo anziché con singolo veicolo.
(Fonte: tratto dall'articolo)