Cinque milioni di anziani cadono almeno una volta nel corso di un anno e queste avvengono, infatti, per una perdita temporanea di coscienza dovuta a un problema del cuore.
Per individuarle, l’Italia è stata, insieme all'Irlanda, il primo Paese europeo ad attivare i pronto soccorso «anti-caduta». Nella maggior parte dei casi, le cadute dipendono dalla perdita di equilibrio, dai farmaci che si stanno prendendo, da ostacoli presenti in casa o da una scarsa illuminazione.
Tuttavia, il 30 per cento degli anziani arriva in pronto soccorso per una caduta non spiegata e, nella metà di questi casi, la ragione è una sincope dovuta a motivi cardiovascolari. «La sincope è una perdita di coscienza temporanea dovuta allo scarso afflusso di sangue al cervello e può dipendere da un eccessivo rallentamento del battito cardiaco - spiega Andrea Ungar, responsabile della sincope unit e del centro ipertensione del policlinico Careggi di Firenze, co-direttore del congresso della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica.
In 4 casi su 10, l’unico sintomo è proprio la caduta e spesso rende necessario l’impianto di pacemaker. Insieme alle cadute sono tra le più frequenti cause di accesso al pronto soccorso e, in particolar modo negli anziani, non è raro che i due eventi siano correlati». Individuare quando questo accade è essenziale per poter prevenire nuove cadute, e proprio questo è il compito delle cosiddette «unità di sincope e cadute» nei pronto soccorso.
(Fonte: tratto dall'articolo)