Aida Care è la soluzione hi-tech sviluppata da International Care Company per stare vicino ai più anziani anche da lontano. È, in pratica, il primo sistema che abbina la domotica ad una centrale operativa in grado di poter intervenire h24. Uno strumento rivolto al caregiver non professionale, come il figlio che si occupa del proprio genitore che vive solo ed è autosufficiente. La centrale operativa funge da caregiver di primo soccorso qualora l'anziano abbia necessità: da una caduta a un problema all'interno della casa a livello tecnico, come per esempio un problema di allagamento, di fumo e di gas.

Il monitoraggio non invasivo viene instaurato attraverso sensori che vengono autoinstallati nella casa dell'anziano per il monitoraggio dei paramentri vitali: come dorme, quante volte si alza per andare in bagno, in modo tale che il caregiver possa tenere in modo molto semplice sotto controllo il proprio caro ed essere sempre a contatto qualsiasi cosa succeda. Il servizio Aida Care non si limita alla sfera prettamente sanitaria ma si prefigge di offrire un'assistenza a 360 gradi, grazie anche a uno staff di psicologi e a una serie di iniziative mirate al contrasto dell'isolamento sociale dei più vulnerabili.

"L'anziano ha due grandi temi: la solitudine e la paura" , evidenziano gli ideatori. Questo sistema  consentirà di intervenire in caso di malessere fisico e psicologico, potendo contare su uno psicologo e una community che verrà sviluppata entro febbraio cosicché l'anziano si possa confrontare su vari temi: sport, nutrizione, fitness e medicina. Questo con delle sessioni di webinar, sia la mattina che il pomeriggio, per affrontare la solitudine. Un supercaregiver, dunque, che punta a offrire protezione e tranquillità a una fascia sempre più ampia della popolazione. In Italia infatti una larga parte della popolazione anziana vive sola e il 15% delle persone che lavorano sono caregiver.