Chi pratica regolarmente attività fisica di intensità moderata per almeno due ore e mezza a settimana o vigorosa per almeno un'ora e mezza gode di una riduzione della mortalità cardiovascolare e della mortalità per tutte le cause dell'ordine del 20-30% rispetto a chi conduce una vita sedentaria. Al congresso di Cardiogeriatria apertosi a Roma il 26 ottobre 2022, è stato messo l’accento sull’importanza del movimento nella salute cardiovascolare.
"Il movimento non solo previene la maggior parte delle malattie cardiovascolari e cronico-degenerative, ma permette una miglior conservazione dell'efficienza fisica, garantendo così di vivere a lungo in forma e in piena autonomia", ha affermato Lorenzo Palleschi, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Geriatria dell'Azienda Ospedaliera San Giovanni-Addolorata di Roma. Nel suo intervento ha inoltre ricordato come per le persone anziane mantenersi in movimento sia fondamentale anche in caso di ricoveri in ospedale o in strutture sanitarie, poiché la scarsa mobilità comporta un aumento del rischio di perdita dell'autonomia personale e di complicanze.
Tuttavia, la pandemia Covid-19 presenta nuove e gravi sfide che minacciano di compromettere i recenti sforzi e i progressi verso una cultura della mobilità. Le rigide misure di distanziamento sociale all'interno delle strutture sanitarie, le carenze del personale dovuto a riallocazione ad aree ad alto fabbisogno come il pronto soccorso o le terapie intensive, la carenza di dispositivi di protezione e la ritrosia dei pazienti nei confronti della mobilità stanno minacciando la promozione della mobilità all'interno delle strutture sanitarie (ospedali ed RSA) così determinante per il benessere dei pazienti anziani.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)