In Italia, più della metà della popolazione non possiede competenze digitali di base: ad averle è solo il 44% degli individui tra i 16 e i 74 anni. In un mondo in cui sempre più attività si svolgono online, questi dati sono un problema e una vera e propria “emergenza digitale”.
Tra le cause vi è anche l’insufficiente livello di alfabetizzazione e cultura digitale che minaccia di limitare ogni azione di trasformazione digitale e persino di privare alcuni cittadini di ogni possibilità di esercitare i propri diritti.
Eppure, gli italiani sono un popolo molto connesso: gli utenti internet sono il 72% della popolazione mentre e, in media, si sta in linea poco più di sei ore al giorno, due delle quali sui social media. Ma solo il 36% degli italiani è in grado di utilizzare Internet in maniera complessa e diversificata. Il rischio è, ad esempio, l’essere capaci di andare su Facebook ma non di prenotare una visita medica online. Si tratta di digital divide che assume forme vecchie e nuove: nel primo caso riguarda principalmente i cittadini ai margini e gli anziani, nel secondo caso si riferisce a quei giovani che usano molto Internet per attività da cui non ricavano alcun beneficio. La causa è il livello di istruzione italiano, mediamente inferiore a quello di altri Paesi Ue.
(Sintesi redatta da: Linda Russo)