Secondo Federfarma almeno 2 milioni di anziani sono esposti a interazioni potenzialmente molto gravi con un aumento del rischio di ricoveri e di mortalità, errori di assunzione e diminuzione dell’aderenza terapeutica. In Italia, infatti, un anziano su 4 rischia reazioni avverse da farmaci, 1 su 10 li assume in maniera inappropriata o per un tempo più lungo del necessario.
Intervenuta sulle nuove “Linee guida intersocietarie” per la gestione della multi-morbilità e poli-farmacoterapia, presentate in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), Federfarmaha voluto porre l'accento in questi giornisu tale problematica.
Obiettivo delle linee guida è quello di «prescrivere meglio per prescrivere meno», partendo da una revisione annuale delle cure che potrebbe diminuire di almeno il 20% il rischio di eventi avversi ed eliminare almeno un farmaco non appropriato, a volte doppione terapeutico, migliorando così la qualità di vita del paziente. Le nuove Linee Guida danno indicazioni semplici e chiare volte a migliorare l’adeguatezza prescrittiva e ottimizzare le terapie in tutti gli over 65, ma anche sei regole che tutti i pazienti dovrebbero seguire per non fare errori e limitare il carico di farmaci.
«La poli-terapia, ovvero l’assunzione di 5 o più farmaci, che nel nostro Paese riguarda il 75% degli over 60 o le terapie prolungate nel tempo senza indicazione, possono comportare pericoli e un grave spreco di risorse – ha spiegato Francesco Landi, presidente SIGG -. Si stima che almeno 2 milioni di anziani sperimenti il rischio di eventi avversi gravi per colpa delle interazioni fra farmaci prescritti. Le numerose esperienze cliniche condotte negli ultimi anni confermano che è possibile ridurre il carico di farmaci eliminandone almeno uno, senza conseguenze sulla salute dei pazienti».
(Fonte: tratto dall'articolo)