La Federazione delle professioni infermieristiche (Fnopi), sottolinea la volontà degli infermieri che già si occupano in prima linea dei fragili e degli anziani, di essere parte attiva nel cambiamento che il nuovo modello di sanità che si sta via via disegnando richiede.
"Nelle Rsa – afferma la Federazione – vale il principio del nostro Codice deontologico che il tempo di relazione è tempo di cura: con i pazienti, con i loro familiari, con i più fragili. In queste settimane si stanno moltiplicando gli allarmi di ‘fuga’ di infermieri da queste strutture e si stanno evidenziando tutte le difficoltà a cui si è andati incontro al loro interno durante la pandemia".
"Gli infermieri tuttavia – evidenzia la Fnopi -sono pochi e di questo risente l’assistenza: ne mancano 53mila in Italia – circa 9 milioni nel mondo secondo l’Oms che ha lanciato l’allarme – di cui 30mila sul territorio. Di questi almeno 21mila dovrebbero essere gli infermieri di famiglia/comunità, indispensabili per l’assistenza, anche nelle Rsa vista la loro caratteristica, appunto, di comunità. Una necessità riconosciuta dallo stesso decreto Rilancio che ha introdotto nel Ssn i primi 9.600. Nelle rilevazioni legate alla pandemia, l’Iss ha dichiarato una mortalità da febbraio a maggio di quasi 9.200 assistiti, di cui oltre un terzo con sintomi o positività accertata a Covid-19".
Lo stesso Istituto superiore di Sanità nel suo ultimo report di agosto 2020 dispone che debba essere garantita, dove siano presenti ospiti Covid-19 sospetti o accertati la presenza di infermieri 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno e supporto medico, quello che eventualmente è attivato dagli stessi infermieri.
E dalla rilevazione sempre dell’Iss fatta a giugno su queste strutture, è emerso che ci sono in media 2,5 medici, 8,5 infermieri e 31,7 OSS (operatori sociosanitari, che sono coordinati dagli infermieri) per struttura.
Questo significa che nelle circa 3.400 Rsa censite dall’Iss (convenzionate nell’80% dei casi) operano in media circa 29.700 infermieri, spesso però non strutturati e frequentemente anche volontari.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)