L'allungamento della vita e il miglioramento della sua qualità hanno prodotto un invecchiamento dinamico e virtuoso della popolazione e, di conseguenza, la disponibilità di potenziali volontari o imprenditori maturi ed anziani in condizione ancora giovanile e con un bagaglio di esperienze e di competenze da sfruttare per scopi economici e sociali.
Nonostante ciò questa rivoluzione demografica è rappresentata con termini negativi quali "la società sta invecchiando", espressione inadeguata, poiché non coglie ciò sta cambiando, la nozione stessa dell’età.
Paradossalmente la nostra società sta diventando e diventerà sempre più giovane, con una sfida sempre più pressante: la riduzione del divario esistente tra aspettativa di vita totale e aspettativa di vita attiva, priva di disabilità.
Si sta creando un'enorme potenzialità che andrebbe regolamentata per legge. Si pensi ad esempio al supporto dei nonni che offre sostegno al lavoro ed al benessere famigliare: perché non creare imprese sociali composte da popolazione matura e anziana che "commercializzano" servizi di assistenza e di sollievo a prezzi calmierati per la cittadinanza e specificamente per gli anziani?
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)