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Anziani in ospedale perché soli

Corriere salute, 10-02-2023

Anziani in ospedale perché soli

Una survey condotta da Fadoi, la federazione dei medici internisti ospedalieri, rivela che la metà dei ricoveri riguarda pazienti over 70 e in oltre il 50% dei casi restano in reparto circa una settimana in più rispetto alla data di dimissioni indicata dal medico. Focalizzandosi sul milione dei ricoveri l’anno nei reparti di medicina fanno 2,1 milioni di giornate di degenza improprie, per un costo di 1,2 miliardi di euro.

Numeri destinati a lievitare di molto valutando il fenomeno anche per gli altri 4 milioni di ricoveri nelle diverse specialità mediche. Anche se è bene precisare che quelli ricoverati nei nostri reparti sono pazienti anziani complessi, il 75,5% resta impropriamente in ospedale perché non ha nessun familiare in grado di assisterli in casa, mentre per il 49% non c’è possibilità di entrare in una Rsa. Il 64,3% lo protrae per l’assenza di strutture sanitarie intermedie nel territorio, mentre il 22,4% ha difficoltà ad attivare l’Adi.

In altri termini per un mix tra deficit di assistenza sociale e di mancata presa in carico da parte dei servizi sanitari territoriali. Rispetto alla prima l’indagine di Fadoi dovrebbe indurre a una riflessione sull’efficienza di un sistema basato più sull’erogazione di assegni -25 miliardi dall’Inps più 3,4 erogati dai Comuni- che di servizi, come avviane invece in molti Paesi del nord Europa, con benefici più volte decantati. Ma all’origine di queste degenze prolungate oltre le necessità mediche c’è anche una evidente carenza dei servizi sanitari intermedi territoriali.

Le ricette finanziate dal Pnrr, come le Case e gli ospedali di Comunità nascono già vecchi, perché dove presenti da anni non sembra abbiano migliorato le cose, come l’esperienza pandemica ha dimostrato. Servirebbe invece mettere insieme le forze già presenti sul campo e dotarle di una regia. Così come è necessario avere percorsi di assistenza casa-territorio-ospedale-post acuzie-riabilitazione-casa chiari e semplificati, evitando di creare nuovi percorsi a ostacoli per assistiti e operatori.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Anno Pubblicazione2023
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2023-02-10
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FonteCorriere salute
Subtitolo in stampaCorriere salute, 10-02-2023
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Attori
Parole chiave: Anziano non autosufficiente Assistenza Domiciliare Integrata Ospedale Residenza Sanitaria Assistenziale Solitudine