L’invito è partito a marzo, quando l'Usl Umbria1-Distretto Sanitario del Trasimeno, Cooperativa Seriana 2000, in collaborazione con il Csv Umbria, hanno chiesto alla comunità di inviare lettere, cartoline, disegni agli anziani ospiti delle residenze protette di Panicale, nel tentativo di colmare la distanza fisica a cui sono ancora oggi costretti a causa del Covid-19. Come? In un modo a cui gli anziani destinatari sono di certo più abituati: via posta, come si faceva una volta. La risposta della comunità non si è fatta attendere: studenti, cittadini e volontari delle associazioni locali hanno spedito così tanti messaggi da ricoprire un’intera parete.
Grazie all’iniziativa “Cari amici… vi scriviamo” gli ospiti di queste strutture si sono sentiti meno soli, ristabilendo un contatto con l’esterno. Come accade nel resto d’Italia, infatti, da oltre un anno la pandemia li costringe a non vedere nessuno al di fuori degli operatori che lavorano nelle residenze. Ora invece il grande affetto arrivato dalla comunità ha dato un sapore nuovo alle loro giornate, impegnandoli nelle risposte alle lettere ricevute, ma anche alle registrazioni audio o ai disegni.
“Davanti a quest’enorme bisogno di affetto e vicinanza - ha detto una delle responsabili delle strutture - viene da pensare che forse anche noi qui dentro possiamo essere utili a qualcuno là fuori”. Perciò gli anziani, con l’aiuto degli operatori, sono già all’opera per far arrivare le loro risposte alla comunità in un modo diverso e creativo. Alcune associazioni hanno realizzato anche dei veri e propri notiziari, un gioco di memoria con carte appositamente disegnate e un cruciverba.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)