Su JAMA Internal Medicine online è stato pubblicato un articolo che illustra un esperimento realizzato negli Usa su 300 over 65 con difficoltà a svolgere una o più attività quotidiane. Il gruppo di lavoro del Center on Innovative Care in Aging presso la Johns Hopkins School of Nursing ha ideato un nuovo programma di sostegno basato sul presupposto che, per invecchiare a casa propria, è importante lavorare sia sull’ambiente domestico che sul soggetto. Per un periodo di 12 mesi, il team coordinato dalla professoressa Sara Szanton, ha diviso il campione in due gruppi. Il primo gruppo ha ricevuto ristrutturazioni funzionali alla propria abitazione, oltre a quattro visite da un’ora di un infermiere/a e fino a sei visite da un’ora di un terapista occupazionale. L’altro gruppo (di controllo), ha ricevuto 10 visite di un’ora da parte di un assistente alla ricerca che ha aiutato gli anziani a individuare le attività sedentarie desiderate ( imparare ad usare internet, dedicarsi ai giochi da tavolo e ascoltare musica). Al termine dello studio, la maggior parte degli anziani del primo gruppo ( trattamento attivo) affermava che il programma aveva reso più semplici le loro vite (82,3% vs 43,1%),che li aveva aiutati a prendersi cura di se stessi (79,8% vs 35,5%) e che aveva contribuito a far loro acquisire fiducia nella gestione delle sfide quotidiane (79,9% vs 37,7%).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)