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Anziani. Iss: “In Italia il 19% degli over 65 è a rischio fragilità”

www.quotidianosanita.it, 03-02-2020

Il sistema di sorveglianza PASSI d’Argento, 2016-2018, misura in ambito epidemiologico della fragilità degli over 65 in base alla perdita di autonomia nello svolgimento di alcune attività della vita quotidiana. Da Passi d'Argento emerge che il 19% degli anziani in Italia è a rischio di fragilità, una condizione che riguarda il 12% dei 65-74enni e il 30% fra gli ultra 85enni.

La fragilità è legata allo svantaggio socio-economico (sale al 28% fra le persone con molte difficoltà economiche e al 24% fra le persone con bassa istruzione) e ha una chiara connotazione geografica Nord-Sud (13% nel Nord vs 24% nel Sud Isole)

Identificare in termini epidemiologici la quota di popolazione anziana più  a rischio di fragilità è cruciale per programmare politiche mirate ed efficaci per rendere reversibile tale condizione o rallentare la progressione verso la disabilità. E la prevenzione e il contrasto della fragilità nell’anziano passa anche attraverso la lotta alla sedentarietà e la promozione dell’attività fisica.

La nuova APP, basata sul questionario “Physical Activity Scale for the Elderly” (PASE), serve proprio a “misurare” l’attività fisica praticata dagli over 65 ed è stata utilizzata anche in PASSI d’Argento in alcune realtà regionali come strumento di “screening” di comunità per individuare gli anziani a rischio di fragilità. 

Gli ultra65enni arruolati nel progetto e inseriti in programmi di promozione all’attività fisica sono stati seguiti nel tempo e i risultati, quanto a percezione dello stato di salute e sintomi di depressione, sono stati positivi.

Si prevede a breve la diffusione della APP in tutte le regioni.


(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)

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LinguaItaliano
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Data dell'articolo2020-02-03
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Fontewww.quotidianosanita.it
Approfondimenti Onlinewww.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=80957
Subtitolo in stampawww.quotidianosanita.it, 03-02-2020
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)
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Parole chiave: Buone pratiche Strumenti informatici e telefonia