Dopo i 65 anni, seppure la frequenza dell’attività sessuale tenda a declinare, questa sfera è ben presente nella vita dell’anziano. Le numerose ricerche in questo campo, ci dicono infatti che il 50-80% degli uomini e delle donne ultrasessantenni continuano ad essere sessualmente attivi.
Un recente studio britannico ha ulteriormente approfondito questo tema. Lee Smith, dell’Anglia Ruskin University (Gran Bretagna) e Sarah Jackson, dell'University College of London, hanno analizzato insieme ai colleghi i dati provenienti da 3.045 uomini e 3.834 donne partecipanti ad una indagine a lungo termine denominata "English Longitudinal Study of Ageing".
Secondo tale studio gli anziani traggono beneficio dall’avere una vita sessuale attiva con il partner. Questo, permette, loro di avere una migliore qualità della vita, offrendo la conferma circa la positiva relazione tra benessere e sessualità "d'argento".
Medici e caregiver "devono dunque riconoscere che gli anziani non soffrono di mancanza di attrazione sessuale e di interesse o desiderio per il sesso", concludono Smith, Jackson e i loro colleghi. "A coloro che invecchiano non vengono fornite informazioni e incoraggiamenti a esplorare un nuovo tipo di sessualità. Coinvolgere le persone in discussioni sulla sessualità in una fase della vita più avanzata potrebbe aiutarli a vivere vite più appaganti".
(Fonte: tratto dall'articolo)