La popolazione italiana diventa sempre più anziana e questo aspetto demografico è destinato a influire sulle forme di cura dedicate a questa fascia di pazienti. Le fratture di femore dell’anziano hanno effetti disastrosi, con conseguente rischio di disabilità. In questo senso la riabilitazione a valenza geriatrica, in particolar modo, assume un ruolo rilevante e vincente per il recupero della funzionalità motoria in questi pazienti ed evitare il rischio di ricadute molto frequenti nel paziente fragile, come sottolinea il professor Francesco Landi, primario dell’Uoc di Riabilitazione del Policlinico Agostino Gemelli di Roma, intervistato dall’agenzia di stampa Dire.
(Fonte: tratto dall'articolo)