Nelle case di riposo della Città di Bellinzona (Svizzera) verrà implementato, con l'ausilio delle nuove tecnologie, il servizio che consentirà ai familiari degli ospiti delle strutture di poterli contattare in video-chiamata. Infatti le visite ai residenti sono state completamente vietate a livello cantonale dallo scorso 9 marzo. Sarà disponibile in ogni struttura un tablet che consentirà agli ospiti di ricevere una visita virtuale da parte dei familiari, figli e nipoti.
Anche l'attività di animazione e socializzazione, per far fronte alla minaccia del Coronavirus, è stata rivista per garantire massima sicurezza agli anziani e agli operatori delle case di riposo. Per l'animazione quotidiana i cambiamenti sono stati importanti: nessuno rimane chiuso in camera, così sarà anche in seguito, eccezion fatta, ovviamente, per chi dovesse avvertire dei sintomi influenzali o già non si muove per altri motivi.
Nessun ospite si reca più al pianterreno per le normali attività di socializzazione, ma l’animazione è garantita ai piani, benché in forma ridotta, con piccole attività come ad esempio la mini-tombola, ascolto di musica e altro. Oppure, pratica ginnico-spirituale orientale del taij-chi, in reparto, a gruppi ristretti. Inoltre, gli ospiti che si spostano da soli possono uscire nel giardino per brevi passeggiate, come prima dell’emergenza.
Prendere un po’ d’aria con l’accompagnamento del personale, anche solo per dieci minuti, «risulta importante soprattutto per chi ha problematiche cognitive e legate alla demenza, soprattutto nel momento in cui proprio in considerazione di questo genere di patologie la situazione al piano diventa difficile». Si tratta, infatti, di sbloccare eventuali momenti pesanti o di tensione tramite una boccata di libertà all’aria aperta.
Infine, facciamo capire agli ospiti, soprattutto a chi era abituato a fare un giro in città con i parenti che, per ora è sospesa, per il loro stesso bene.
(Fonte: tratto dall'articolo)