Estratto dell’intervista a Cristiano Gori, che insegna politica sociale all’Università di Trento e da molti anni si occupa del tema dell’assistenza agli anziani.
“Oggi l’assistenza agli anziani non autosufficienti torna nell’agenda politica nazionale. Il decreto Rilancio di maggio sostanzialmente raddoppia i fondi destinati all’Assistenza domiciliare integrata (Adi) di titolarità delle Asl, aggiungendo 734 milioni di euro per il 2020, rispetto ad una spesa annua complessiva di 1,5 miliardi. Poi se l’Italia aderirà al Mes, vi saranno 36 miliardi per la sanità ed è ragionevole attendersi che una parte di queste risorse andranno agli anziani non autosufficienti.
In generale, l’impressione è che stiamo entrando in una fase segnata da una crescita delle risorse destinate al settore. Si tratta però di un settore che ha un grande bisogno di progettualità oltre che di investimenti.
Infatti, se i soldi verranno spesi per replicare le risposte attuali, non abbiamo risolto il problema. Se l’esito della rinnovata attenzione tributata ai servizi domiciliari consisterà nel reiterare fedelmente ma su più ampia scala, le criticità attualmente esistenti, sicuramente un maggior numero di anziani verrà seguito a casa propria ma, altrettanto certamente, si sarà persa un’occasione fondamentale per rendere più adeguate le risposte ai loro bisogni”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)