La vecchiaia: il nostro futuro. La condizione degli anziani dopo la pandemia è il documento presentato dalla Pontificia Accademia per la vita. Il Presidente, l’arcivescovo Vincenzo Paglia, ne riassume il contenuto ribadendo la richiesta di riqualificazione delle case di riposo per una nuova assistenza per gli anziani più fragili.
Nella rinnovata attenzione della Chiesa verso gli anziani si avverte la necessità di operare per portare al cambiamento di mentalità nei loro confronti e per restituire il posto che gli spetta nella comunità umana. La pandemia ha portato un grande cambiamento nella visione del mondo, portando allo scoperto fragilità ma anche forze quando si lavora insieme per la scienza, le relazioni sociali e l’economia, in un grande progetto di solidarietà universale.
Ognuno ha un ruolo in questo nuovo progetto, e l'Unione Europea invita a promuovere nuovi modelli di cura per gli anziani, promovendo l’independent living, l’assisted living, il co-housing. In generale tutte esperienze ispirate alla cura reciproca, lasciando il più possibile le persone fragili nel loro ambiente. Per questo si raccomanda nel documento di riorganizzare l’assistenza agli anziani partendo dalla assistenza domiciliare, ma ricordandosi che non ci può essere solo assistenza sanitaria.
Al centro del documento il concetto di lasciare gli anziani dove sempre hanno vissuto, per evitare traumi di sradicamento ed un maggior senso solitudine.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)