Estratto dell’intervista a Andrea Fabbo, diretore dell’unità operativa complessa di Geriatria-Distretti Cognitivi e Demenze dell’Ausl di Modena.
“Questa tragedia ha dimostrato che la sanità del territorio è ormai fondamentale e, dove è ben organizzata, evita disastri. Gli ospedali sono fondamentali, ma prima ancora lo sono i servizi domiciliari e le stutture territoriali, oltre naturalmente ai medici di famiglia che svolgono un ruolo insostituibile. Per questo le nostre equipe si muovono, vanno dai malati o organizzano, nei diversi centri, attività di riabilitazione, sostegno e recupero”.
Per gli anziani con problemi di demenza la socializzazione è importantissima, è una delle armi per frenare gli eventuali peggioramenti cognitivi ma anche fisici.
Però per mettere in atto progetti a domicilio o in piccoli centri servono risorse, serve personale specializzato. Ci sono?
“Diciamo che ci sono alcune zone, come quella di Sassuolo, che stanno soffrendo un po’ di più per la carenza, ad esempio, di geriatri. Stiamo provvedendo e speriamo di risolvere in fretta. Quest’etate noi saremo tutti al lavoro e cercheremo di rivalutare con visite e consulti telefonici tutti gli anziani che abbiamo in carico, dando precedenza naturalmente ai casi più gravi”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)