L'intervista a Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Commissione per la riforma dell’assistenza agli anziani inizia con la dichiarazione di adesione dell'ecclesiastico al vaccino sottolineando che «Vaccinarsi è una grande responsabilità per il bene collettivo e l’invito va rivolto a tutti».
Spiega poi Monsignore che la Commissione per gli anziani ha dovuto affrontare il grave e tragico bilancio della pandemia che ha visto purtroppo i più vecchi come prime vittime della pandemia. Il numero dei morti nelle Rsa ha messo in discussione l' intero sistema assistenziale, certificando la mancanza di una presenza sociale e sanitaria efficace sul territorio.
Per non parlare dei problemi alla salute mentale e psicologica degli ospiti che hanno dovuto poi soffrire della privazione delle visite di amici e parenti. Tanto che il primo atto della Commissione è stata la richiesta, poi divenuta circolare ministeriale, che dispone, con le dovute cautele, la ripresa delle visite e dei contatti.
Mons. Paglia spiega che occorre costruire un continuum di servizi, che portino a rafforzare l'assistenza domiciliare e la prevenzione che sono anche le scelte più economiche, oltre che più gradite. Quindi l'obiettivo deve essere di rafforzare i centri diurni e lasciare i servizi residenziali per la cura della condizioni acute.
In Italia per anni non si è potenziata l’assistenza domiciliare, mentre ora si deve capire che questo approccio, anche se all'inizio prevede grandi investimenti, è il solo sostenibile sul lungo termine. Offrire quindi servizi e aiuti contro la solitudine e l’isolamento sociale. La Commissione ha già individuato alcune grandi priorità come la lotta al sommerso, oltre a trovare un nuovo sistema di accreditamento sia per i servizi residenziali che per quelli domiciliari.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)