Nel rapporto del 2019 dell'Osservatorio Nazionale sull'uso dei Medicinali (OsMed) si riporta che in Italia il 29% degli uomini e circa il 30% delle donne di età superiore ai 65 anni utilizzano 10 o più sostanze quotidianamente. Inoltre, il numero di farmaci aumenta progressivamente all'avanzare dell'età, sia nelle donne che negli uomini, ma assumere molti farmaci contemporaneamente aumenta il rischio che si manifestino alcuni effetti collaterali. La probabilità che si verifichino eventi che possono anche portare all'ospedalizzazione aumenta in modo lineare con il numero di farmaci assunti, fino a sfiorare il 100% per chi è in trattamento con 9 o più sostanze.
Nell'anno preso in esame nel rapporto OsMed, un milione e 300mila anziani hanno assunto associazioni di farmaci a rischio di causare danni renali, ad esempio, e oltre 900mila hanno assunto combinazioni a rischio di provocare sanguinamenti gastrointestinali. Sospendere un farmaco, comunque, non è una cosa banale. Spesso è un processo difficile e graduale, che deve affrontare anche i timori di medici e pazienti circa le conseguenze sulla salute e sull'andamento della malattia che deve curare. È importante, quindi, scegliere nel modo appropriato quale sia il farmaco giusto da eliminare perché "inappropriato" rispetto agli altri, e responsabile delle reazioni avverse.
Per aiutare in questo processo, sono stati sviluppati alcuni strumenti informatici come InterCheck, un sistema di supporto alle prescrizioni messo a punto dall'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Nel rapporto OsMed e nelle raccomandazioni elencate fra le linee guida per la gestione della politerapia troviamo gli antinfiammatori della categoria Fans, gli anticoagulanti, i gastroprotettori e gli inibitori della pompa protonica. Tutti questi aumentano il rischio di sanguinamento del tratto gastrointestinale, soprattutto in età avanzata, dove l'uso di questi farmaci è molto comune.
Secondo i numeri del rapporto, infatti, in Italia sono circa 910mila gli ultrasessantacinquenni che assumono contemporaneamente due o più farmaci che aumentano il rischio di sanguinamento gastrointestinale.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)