Secondo un nuovo studio, pubblicato online su “Circulation: Heart Failure”, circa la metà degli anziani ricoverati in ospedale per insufficienza cardiaca (HF) assume almeno 10 farmaci e tale proporzione sta aumentando nel tempo.
«Ho ritenuto che questa fosse un'opportunità per delineare davvero quanto sia prevalente questo problema e, nelle intenzioni, anche per ispirare il discorso su come ottimizzare esattamente i risultati in una popolazione in cui la polifarmacia è comune» ha spiegato l'autore senior Parag Goyal, della Weill Cornell Medicine di New York. La maggior parte dei medici che si prendono cura di pazienti anziani con HF sa che questi assumono molti farmaci, ma le informazioni dettagliate sul mondo reale sono limitate, ha aggiunto. Un altro fattore alla base dello studio è il recente boom dei farmaci per lo scompenso cardiaco, come il sacubitril-valsartan e gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio-2 (SGLT2).
«La descrivo come l'età dell'oro dello scompenso cardiaco» ha detto Goyal. «Ci sono fino a 10 diversi farmaci ora che hanno dimostrato di fornire benefici, in particolare nell’HF con frazione di eiezione ridotta (HFrEF)».
«In qualità di medico per l'HF, è sorprendente; posso effettivamente offrire un trattamento a questi pazienti. Ma il problema della polifarmacia deve essere preso in considerazione; altrimenti, siamo a rischio di prescrivere troppo e potenzialmente causare danni» ha proseguito Goyal.
(Fonte: tratto dall'articolo)