Suona di nuovo l’allarme per gli anziani. Affrontare un nuovo lockdown sarà una prova difficile, depressione e decadimento cognitivo sono nemici in agguato.
D’altro canto sono proprio gli anziani la categoria maggiormente a rischio, come segnalano i dati sui decessi per Covid. «Certo, il Covid è una minaccia soprattutto per gli “over 75” – spiega il geriatra Mario Tagliabue –. Tra gli anziani è più in pericolo chi ha patologie associate importanti. Mi riferiscono a problemi respiratori, patologie ai bronchi e ai polmoni, ma anche malattie cardiocircolatorie, il diabete. Si è visto che questi sono punti deboli sui quali il virus va a colpire. L’età rimane un fattore favorente, ma in assenza di malattie, con un corpo ancora sano, abbiamo visto anche persone di novant’anni superare il Covid».
«Adesso scatta il lockdown, ma il primo consiglio utile da dare è comunque quello di mantenere le distanze e di utilizzare bene la mascherina – spiega il geriatra – In questi ultimi giorni infatti ho visto in città troppi anziani con la mascherina sotto al naso, oppure tutti vicini sulla stessa panchina al parco a confabulare. Non va affatto bene. Anche durante il confinamento raccomando, quando si incontra qualcuno sotto casa o sul pianerottolo, per due sanissime chiacchiere, di usare le giuste protezioni. Compreso il lavaggio delle mani, frequente e accurato».
Altri consigli utili dovendo stare tra le quattro mura di casa riguardano i riti e le abitudini casalinghe che spesso possono apparire più scontati. «Una buona alimentazione, varia, con tanta frutta e verdura – dice ancora Tagliabue – ricordandosi di bere tanta acqua. Aprire le finestre, cambiare l’aria, areare bene i locali. E poi non cedere alla noia, cercare di mantenere la mente attiva. Leggere, fare esercizi cognitivi, parlare a distanza dalla finestra, al telefono con i parenti, fare una videochiamata per non sentirsi soli». I pazienti con malattie neurodegenerative rischiano di pagare un prezzo alto, come pure gli ospiti delle Rsa.
(Fonte: tratto dall'articolo)