Il geriatra Marco Trabucchi, chiamato a rispondere sul rapporto tra il mondo della Terza Età e lo schermo televisivo, sottolinea l’importanza del buon uso del mezzo. Infatti, stare davanti al video in maniera passiva, ne fa solo uno strumento per compensare la solitudine, un pallido surrogato di rapporti sociali ed umani, e di conseguenza piuttosto che stimolare la mente la addormenta.
Il mezzo televisivo, come qualsiasi altro mezzo tecnologico, può al contrario essere una tavola di esercizio per la memoria, una fonte di stimoli utile alimentare la capacità di progettazione, ed indirettamente un canale di comunicazione tra le generazioni, basti pensare al rapporto tra nonni e nipoti davanti alla difficoltà dei primi a scaricare un programma dallo smartphone.
In sostanza anche questo diventa una delle esperienze utili all’anziano per comprendere di essere amato dalle generazioni più giovani, attraverso una esperienza diretta.
(Sintesi redatta da: Anna)