La Liguria è la Regione con il processo di invecchiamento più alto d’Italia e d’Europa. Ha il 28% di anziani sopra i 65 anni ed è al primo posto in Italia, ben al di sopra della media che è al 21.7%. L’invecchiamento della popolazione porta con sé un carico assistenziale che sta diventando pesante anche sulle giovani generazioni.
Si stima che in Liguria siano presenti circa 15.000 i giovani caregivers (fino a 18 anni) o giovani adulti caregiver (fino a 25 anni) che rivestono un ruolo significativo nel ruolo di cura degli anziani non autosuffcienti della propria famiglia. Tutto ciò influisce pesantemente sul loro rendimento scolastico, sulle opportunità lavorative e di inclusione sociale tanto che il 6% dichiara di essere stato vittima di bullismo.
Questi dati sono confermati dal progetto europeo ME-WE (supporto psicosociale per la promozione della salute e del benessere dei giovani caregiver adolescenti), dal quale emerge che in Italia moltissimi sono i giovani caregiver coinvolti nell'accudimento dei loro nonni. Altro dato che emerge è il calo dei loro rendimenti scolastici, oltre al più grave rischio anche per la loro salute (26% denuncia problemi fisici, il 16% anche problemi di tipo psico emotivo). Spesso sono invisibili: solo il 13% riceve aiuto formale dai servizi.
In Liguria (dati Istat 2017) si stima siano presenti complessivamente 220.000 caregiver familiari (poco meno del 60% donne), di cui circa 45.000 con un carico di cura superiore alle 20 ore settimanali.
L' assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale ha dichiarato di voler intervenire a sostegno della figura del ‘caregiver’ , in particolare dei giovani che, anche minorenni, si fanno carico dell’organizzazione delle cure e dell’assistenza dei parenti non autosufficienti con il rischio di trovarsi in sofferenza e disagio fisico e psicologico. "Oltre ad intercettare chi ha bisogno di sostegno- ha dichiarato l'Assessore- vogliamo anche agire anche sul fronte dell’informazione e del supporto psicosociale per questi ragazzi".
La Regione, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale, studierà il modo di coinvolgere gli insegnanti come "sentinelle" di questo disagio e per orientare i giovani caregiver ad utilizzare al meglio i servizi di supporto presenti sul territorio.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)