Lo stato confusionale acuto è molto diffuso tra gli anziani, specialmente in ospedale. Secondo i geriatri bisogna agire con specifici programmi per prevenire la sindrome. Al momento del ricovero, un over 80 su 5 soffre di delirium,(stato confusionale acuto, che include la perdita di attenzione da parte del soggetto affetto, oltre all’alterazione dello stato di coscienza. Si tratta di uno stato transitorio, che non dovrebbe estendersi oltre la durata di sei mesi, e quindi reversibile), il che sottolinea secondo gli esperti una sostanziale mancanza a livello di prevenzione. Ci sono infatti determinate cause che possono favorire l’insorgere della sindrome: tra queste, in particolare, inciderebbe il fatto di vivere costantemente in un ospedale, che priverebbe l’anziano del senso di sentirsi a casa e dei contatti umani tenuti abitualmente oltre a costringerlo, a causa delle terapie, a modificare bruscamente le abitudini relative al sonno e la veglia. Giocherebbero, inoltre, un ruolo importante anche intossicazioni, carenze nutrizionali, interventi chirurgici, traumi e malattie. Per prevenire la comparsa di delirium, secondo i geriatri, sono necessari: "interventi per il riorientamento nel tempo e nello spazio, il mantenimento di una buona idratazione, un ridotto uso di farmaci psicoattivi, la precoce mobilizzazione e una buona igiene del sonno”. Tra i pazienti con oltre 80 anni ricoverati in ospedale il 9% soffre di delirium, associato invece alla demenza nel 12% dei soggetti. Il 24% presenta invece un leggero declino cognitivo, mentre solo il 44% non mostra alcun tipo di problema a livello cerebrale.
(Fonte: tratto dall'articolo)