Nel convegno “Welfare familiare: l’anziano oggi, una ricchezza di cui prendersi cura”, organizzato dall’agenzia per il lavoro Openjobmetis è emerso che l’attività di cura segue oggi il dinamismo dei nuovi anziani ma deve adeguarsi anche alla crescita della non autosufficienza. Ecco così che, per chi non è autonomo, contare su un’assistenza qualificata è essenziale. In altre parole, occorrerà sempre più investire sulla professionalità di chi è comunemente chiamato badante.
Francesco Maietta, responsabile del settore Politiche Sociali della Fondazione Censis ha affermato, illustrando i dati di una recente indagine , che oggi non si diventa anziani a 65 anni ma con la perdita della autosufficienza. Secondo i dati Censis, nel nostro Paese gli anziani con limitazioni funzionali sono più di due milioni e mezzo, pari al 19,8% del totale. Ci sono poi i casi più complessi, rappresentati da chi vive costretto in casa, a letto, e, più in generale, in una situazione di confinamento: si tratta di più di un milione e duecentomila persone, il 9,7% dei rappresentanti della terza età.
In questi casi le badanti, per l’80% degli italiani, hanno salvato una generazione di anziani, comportando una spesa per le famiglie di circa 9 miliardi li euro; una soluzione che evidenzia alcuni limiti: da una parte, i familiari si trovano comunque in difficoltà nei momenti non coperti dall’assistente, mentre dall’altra ci sono badanti “improvvisate”, senza una formazione adeguata. Per approfondire….Nel convegno “Welfare familiare: l’anziano oggi, una ricchezza di cui prendersi cura”, organizzato dall’agenzia per il lavoro Openjobmetis è emerso che l’attività di cura segue oggi il dinamismo dei nuovi anziani ma deve adeguarsi anche alla crescita della non autosufficienza. Ecco così che, per chi non è autonomo, contare su un’assistenza qualificata è essenziale. In altre parole, occorrerà sempre più investire sulla professionalità di chi è comunemente chiamato badante.
Francesco Maietta, responsabile del settore Politiche Sociali della Fondazione Censis ha affermato, illustrando i dati di una recente indagine , che oggi non si diventa anziani a 65 anni ma con la perdita della autosufficienza. Secondo i dati Censis, nel nostro Paese gli anziani con limitazioni funzionali sono più di due milioni e mezzo, pari al 19,8% del totale. Ci sono poi i casi più complessi, rappresentati da chi vive costretto in casa, a letto, e, più in generale, in una situazione di confinamento: si tratta di più di un milione e duecentomila persone, il 9,7% dei rappresentanti della terza età.
In questi casi le badanti, per l’80% degli italiani, hanno salvato una generazione di anziani, comportando una spesa per le famiglie di circa 9 miliardi li euro; una soluzione che evidenzia alcuni limiti: da una parte, i familiari si trovano comunque in difficoltà nei momenti non coperti dall’assistente, mentre dall’altra ci sono badanti “improvvisate”, senza una formazione adeguata. Per approfondire…. (Sintesi redatta da: Antonella Carrino)