E' una degente di 79 anni con cardiopatia ischemica cronica e una grave patologia del ritmo cardiaco, la prima paziente sulla quale è stato impiantato, all’Uoc Cardiologia Ospedaliera dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Siena, il sistema di stimolazione intracardiaco transcatetere, con un innovativo pacemaker senza fili. Il rivoluzionario pacemaker è poco più grande di una pillola; il sistema di stimolazione intracardiaco transcatetere è infatti una microcapsula di circa 2 grammi di peso, misura poco più di 2 cm e una durata media di 12 anni. Il suo impianto non richiede incisioni: si procede attraverso la vena femorale, e si risale con un dispositivo che contiene il pacemaker, lo si orienta nel ventricolo cercando la posizione più adatta e lo si rilascia nel sito d’ancoraggio. Questa procedura non provoca cicatrici ma solo una piccola incisione all’inguine. Il decorso post-operatorio prevede una mobilizzazione, dopo circa 12 ore dal termine dell’intervento, ed una dimissione precoce. Inoltre grazie alla sua tecnologia wireless, è disponibile un servizio di monitoraggio domestico con un dispositivo GSM che interroga il pacemaker inviando una notifica allo specialista in caso di malfunzionamenti o eventi clinici di rilievo.
(Fonte: tratto dall'articolo)