E’stato firmato ieri il decreto attuativo per l’ Ape social (o Ape agevolata). La flessibilità in uscita in cui l’anticipo della pensione sarà interamente a carico dello Stato. In sostanza, un reddito ponte coprirà tutti i costi dell’anticipo per le categorie disagiate, come i disoccupati, gli invalidi o i lavoratori con parenti di primo grado con gravi disabilità. Saranno inoltre ammessi all'ape agevolata coloro che svolgono lavori pesanti come maestre d’asilo, infermieri di sala operatoria, edili, macchinisti e autisti di mezzi pesanti. La misura verrà sperimentata per due anni. Il decreto tiene conto delle osservazioni formulate dal Consiglio di Stato.
La domanda potrà essere presentata entro il 15 luglio 2017 per chi matura i requisiti quest’anno. Per chi matura i requisiti nel 2018 il termine sarà il 31 marzo del prossimo anno. L’Inps risponderà entro il 15 ottobre alle domande presentate entro luglio 2017 e entro il 30 giugno del 2018 per le richieste arrivate entro il 31 marzo del prossimo anno.
Per accedere all’ Ape social bisogna avere 63 anni di età con una contribuzione minima di 30 anni, per chi è disoccupato, oppure assiste un “parente diretto” portatore di handicap grave, oppure se lo stesso lavoratore ha un’invalidità civile pari o superiore al 74%. Il requisito contributivo sale, invece, a 36 anni per i cosiddetti lavoratori “gravosi social” ( svolti per almeno 6 anni), ovvero coloro che rientrano nelle 11 categorie comprese nell’ elenco allegato al decreto (dagli operai edili alle maestre d’asilo).
L’indennità non spetta ai titolari di pensione diretta ed è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa dipendente o parasubordinata soltanto nel caso in cui i relativi redditi non superino gli 8.000 euro annui e con lo svolgimento di attività di lavoro autonomo nel limite di reddito di 4.800 euro annui.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)