Proroga di un altro anno per Ape Sociale e Opzione Donna. Anche nel 2021 l'Ape Sociale consentirà ad alcune categorie di lavoratori (disoccupati, caregiver, invalidi al 74%, addetti a mansioni gravose) di andare in pensione 63 anni, con 30 o 36 anni di contributi.
Confermata anche l'Opzione Donna che permette alle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2019 abbiano maturato 35 anni di contributi e un'età anagrafica pari o superiore a 58 anni (per le lavoratrici dipendenti) e a 59 anni (per le lavoratrici autonome) di accedere alla pensione anticipata.
Si parla di inserire altre categorie di lavoratori nell'Ape Sociale. Nel confronto con i sindacati è emersa anche l'indicazione di tutelare i giovani con la creazione di una pensione di garanzia in grado di contrastare salari bassi, carriere discontinue e disoccupazione. Dai dati Censis risulta che fra 30 anni, saranno 5,7 milioni coloro che potrebbero trovarsi sotto la soglia di povertà, per questo occorre intervenire con misure di protezione per chi ha buchi contributivi derivanti da carriere discontinue.
Nel frattempo dal mese di aprile è stato riconosciuto un aumento di adeguamento all'inflazione alla platea di 2,8 milioni di pensionati che lo attendeva da 8 anni.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)