7.360 incidenti d'auto e 231 morti. Questi, è stato calcolato, i danni provocati sulle strade dalle apnee notturne nel solo 2014 in Italia. Il collegamento tra la Osas (sindrome da apnee notturne), di cui è soffrono circa 2 milioni di italiani con un'incidenza forte tra gli over 60, e incidenti stradali era un allarme già lanciato in Europa. Una sindrome che ha un forte impatto sociale, la cui guarigione passa anche dal dimagrimento dei pazienti, in molti casi obesi. Ora l'Italia recepisce una direttiva Ue sulla patente di guida. I decreti del ministero dei Trasporti e della Salute impongono di inserire l'informazione sul documento e di subirne il ritiro nel caso in cui la sindrome non venga adeguatamente curata. Come spiega il direttore dell'Unità Audiologia e foniatria dell'Università Tor Vergata, Stefano Di Girolamo chiunque occasionalmente "può trattenere il respiro. Quando però la pausa si prolunga per più di 10 secondi, allora il fenomeno diventa anormale. Se si ripete per molte volte nella notte, può comportare rischi importanti anche durante la veglia". I 'micro risvegli' di notte causati delle apnee, comportano una eccessiva sonnolenza diurna, facile irritabilità, perdita di energia. "I due terzi dei pazienti affetti da apnee notturne è obeso, - spiega l'esperto - perciò massima attenzione va data al dimagrimento del soggetto, a cui si aggiungono la correzione della posizione nel sonno e l'eliminazione di sostanze eccitanti, come alcol o tabacco".
(Fonte: tratto dall'articolo)