La Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (Sigot) e l’ Associazione Geriatri Extraospedalieri (Age) si sono rivolte ai vertici della Regione Lombardia, per segnalare una grave carenza di posti letto in geriatria.
"La carenza di posti letto in Unità Operative di Geriatria è emersa in molte regioni (Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia, Piemonte), nonostante l’evidenza epidemiologica e clinica che vede soggetti anziani con riacutizzazioni di patologie croniche, o con eventi acuti sovrapposti a queste, rappresentare la quota prevalente delle richieste per assistenza medica in emergenza-urgenza", scrivono i geriatri in una nota. Da una recentissima ricognizione Sigg-Sigot emerge che in Lombardia ci sono soltanto 202 posti letto di Geriatria per acuti per più di 10 milioni di abitanti, pari a 0.02 posti letto per 1000 abitanti, a fronte di una media nazionale di 0.059.
“Nelle Rsa della Lombardia, e purtroppo in tutta Italia, non è discriminante per un medico la competenza geriatrica per essere assunto, in particolare nei ruoli di direzione sanitaria, che invece andrebbero preferenzialmente affidati ai Geriatri. E anche la gestione a domicilio dell’anziano fragile soffre di uno scarso impiego dei Geriatri ed è troppo spesso affidata al sacrificio dei medici di medicina generale – sottolinea Francesco De Filippi, presidente di Sigot Lombardia. - Manca un riconoscimento di specificità della condizione della persona che invecchia: un ottantenne non è un adulto con anni in più, è un organismo biologicamente, psicologicamente e affettivamente diverso, e come tale richiede un’assistenza che ne rispetti le peculiari esigenze. È drammaticamente urgente restituire un ruolo alle competenze di chi studia l’invecchiamento”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)