Il popolo dei 60-70enni di oggi ha maggiori aspettative di vita, migliore potenziale fisico e mentale e livelli di istruzione significativamente superiore rispetto ai loro padri; hanno inoltre un’abitudine più diffusa di partecipazione alla vita sociale e politica, la capacità di interagire con il territorio e un diverso rapporto con il computer e le nuove tecnologie.
Gli anziani sono chiamati a riprogettare la loro vita in vista dei decenni che li attendono, per mantenere in modo efficiente le funzioni fisiche e mentali, ma anche di continuare a partecipare alla vita sociale.
Continuare ad imparare è un requisito che dura per tutto il ciclo di vita. La ricerca scientifica conferma che possiamo e dobbiamo continuare ad imparare anche andando avanti con l'invecchiamento. Dati sperimentali indicano che i neuroni si rinnovano, che il cervello mantiene una sua elasticità, che consente la rigenerazione delle cellule. L’attività intellettuale è il miglior strumento per la prevenzione e il trattamento di malattie degenerative.
L’Unione europea è da tempo coinvolta in politiche perl'apprendimento permanente. Con l'inizio della strategia di Lisbona del marzo 2000, l'apprendimento permanente è stato identificato come una risorsa fondamentale per una competitività sostenibile.
(Fonte: tratto dall'articolo)