Annunciato come la 'misura perfetta' per ridurre la presenza nelle strade di Buenos Aires dei cittadini over 70, i più esposti al contagio da coronavirus, il 'Certificato di circolazione obbligatorio', immaginato dal governo argentino, è stato cancellato ancora prima di essere sperimentato.
Va detto che il progetto, messo a punto dall'equipe del governatore Horacio Rodríguez Larreta, presentava, a detta di esperti di orientamento politico trasversale, lineamenti eccessivamente coercitivi e soprattutto deboli sotto il profilo giuridico e delle libertà individuali.
La prima versione, poi modificata, prevedeva addirittura sanzioni pecuniarie ed eventuale lavoro comunitario per quanti, fra i circa 700.000 anziani di Buenos Aires, fossero stati colti in strada sprovvisti del prezioso 'certificato'.
Alla fine, di fronte alla levata di scudi dei cittadini vittime dell'intasamento del call center, e all'opinione critica di medici, psicanalisti e giuristi, il provvedimento è stato pubblicato dal governo di Buenos Aires in forma edulcorata.
Per cui ora gli over 70 che intendano uscire di casa avranno la non obbligatoria "necessità previa di mettersi in contatto con il Servizio di assistenza che ascolterà le ragioni dell'utente e proporrà eventuali modi di risolvere il problema esistente senza bisogno di abbandonare la residenza".
Se questo non funzionerà, l'utente riceverà allora "un permesso valido 48 ore" e potrà uscire indossando la mascherina sanitaria obbligatoria per tutti a Buenos Aires.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)