E' difficle trovare delle terapie per anziani depressi, poichè reagiscono scarsamente ai farmaci a causa, spesso, della diminuzione, o alla perdita, dei rapporti affettivi famigliari e sociali. Questo determina una vita affettiva povera e insoddisfacente, una solitudine affettiva che conduce a uno stato melanconico-depressivo che porta a non amare se stessi. Ci sono vari modi di volersi bene, e tra questi c'è il desiderio di contornarsi di “cose belle”. Oltre alla bellezza della natura, l'uomo ha creato nel corso dei secoli dei capolavori che suscitano in chi li vede un'emozione generalmente positiva. Durante una ricerca sperimentale ci si è riferiti all'arte figurativa ed è stato formato un gruppo campione di anziani tendenzialmente depressi provenienti da una RSA, tutti con titolo di studio di scuola media superiore o laurea. Il gruppo ha partecipato a visite di musei con esposizione di quadri, effettuate però con tre modalità differenti: tre visite con guida tradizionale, due visite con guida che, oltre a considerare il quadro, si soffermava su alcuni di essi per descrivere il possibile stato d’animo e le emozioni dell’artista, e due con una guida che chiedeva anche a ogni partecipante di esprimere le proprie emozioni alla vista del quadro. Alla fine è stato osservato che la visione di quadri accompagnati da una guida che stimoli l'emotività è utile per coinvolgere il visitatore. L'esperimento ha confermato che queste esperienze servono a migliorare l’umore degli anziani, soprattutto se depressi e collocati in strutture comunitarie.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)