Stando ai risultati di uno studio coreano pubblicato su Allergy, Asthma and Immunology Research, l’asma nell’anziano di età pari o superiore a 65 anni è resa ancora più complesso dalla presenza di comorbilità e di variazioni legate all’invecchiamento.

Sono stati identificati 503 pazienti asmatici ultra65enni e 564 pazienti asmatici di età inferiore a 65 anni.

I ricercatori hanno valutato alcune caratteristiche specifiche dei pazienti e le loro associazioni con le riacutizzazioni acute nel corso di un anno di follow-up.

Durante il periodo di osservazione dello studio, i tassi di riacutizzazione asmatica nelle coorti di anziani e non sono stati pari, rispettivamente, a 31% e al 33,2%.

Nonostante alcuni limiti metodologici intrinseci dello studio ammessi dagli stessi autori (tasso significativamente elevato di pazienti fumatori nel gruppo di ultra65enni (30,4% vs. 14,2%; p<0,001), la mancanza di dati sulla mortalità e la dipendenza dallo strumento dei questionari per ottenere informazioni sulle comorbilità per la popolazione anziana), lo studio suggerisce l’opportunità di condurre regolarmente test di funzione polmonare nell’anziano.

Inoltre, la risposta alle riacutizzazioni asmatiche dovrebbe basarsi su una gestione più proattiva dei gruppi di pazienti a rischio di rinosinusite cronica, fondata su intervalli di controllo più ravvicinati e un maggior numero di controlli di routine sull’efficacia dei farmaci.