Da qualche mese, nell’ospedale di Pordenone, i caregiver familiari hanno “porte aperte”, ovvero la possibilità di stare vicino ai propri cari anche oltre l’orario di chiusura dei reparti (pur con una serie di ovvie limitazioni). La procedura prevede un’autorizzazione, rilasciata dalla caposala o dal responsabile della struttura operativa che rilascia al familiare uno speciale tesserino. Questo innesto di “esterni” nelle sale di ospedale aiuta i pazienti a sentirsi più a loro agio e in alcuni casi sgrava il personale medico, a cui rimane comunque il pieno controllo sulla salute del degente.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)