Alla fine del 2022 in Piemonte l'indicatore degli over 65 assistiti in Adi (Assistenza domiciliare integrata) ristagnava al 2%, con un totale di 18.859 persone prese in carico su un totale di un milione 111 mila. Sovente questo valore trovava spiegazione in un maggior ricorso alle case di cura, specie in situazioni di non autosufficienza parziale o completa, essendo il Piemonte una delle Regioni il cui indice di invecchiamento supera il valore medio nazionale.
Da qui l'adozione di un piano operativo specifico, con obiettivi specifici per ciascuna Asl (in base alla popolazione) e specifiche azioni per recuperare, peraltro ottemperando ai target previsti dal decreto ministeriale 77, poi recepito dalla Regione Piemonte. Entrambi prevedono un indicatore standard per la presa in carico domiciliare pari al 10% della popolazione al di sopra dei 65 anni entro il 31 dicembre 2025.
Nello specifico, per l'anno 2023 era stato fissato a livello regionale un valore target pari al 8,73% degli assistiti con più di 65 anni corrispondenti a 96.984 persone. Nel corso del 2023 c'è stato un progressivo aumento degli assistiti over 65 seguiti in tutta la regione e all'interno delle aziende sanitarie. Il mese di settembre è coinciso con il raggiungimento dell'obiettivo da parte di alcune Asl.
A livello regionale il valore target di 96.984 assistiti in Adi è stato raggiunto nel mese di ottobre, a dicembre praticamente tutte le aziende hanno centrato il target della presa in carico dell'8,73% degli assistiti residenti nel territorio di competenza. A quanto risulta, il Piemonte è primo tra le Regioni nel raggiungimento del target.
La strategia 2024 si articola su tre fronti: potenziamento delle azioni di presa in carico sui soggetti fragili da parte del distretto e degli infermieri di comunità; progetti per attivare l'assistenza domiciliare nell'ambito dei percorsi diagnostici e terapeutici sulle malattie croniche; monitoraggio delle "reospedalizzazioni" a 30 giorni, causa il riacutizzarsi di almeno una patologia cronica, e dei soggetti over 65 che approdano frequentemente nei pronto soccorso (in questo caso, per l'attivazione precoce delle cure domiciliari sia di tipo sanitario che socio-assistenziale).
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)