Il Coordinamento delle Associazioni Alzheimer Piemontesi (Caap) protesta contro la Regione Piemonte per i ritardi nelle diagnosi della malattia: «Il tempo medio per arrivare ad una diagnosi è fra i più elevati, quasi due anni, spesso giunge quando le famiglie sono ormai sopraffatte dai bisogni del malato e si vedono costrette a ricoverare il famigliare. Intervenire in fretta con percorsi definiti consente di avviare terapie in grado di ritardare la progressione della malattia, organizzare la vita del malato e dei suoi famigliari, con la possibilità di tenerlo in casa». Tutto questo ovviamente ha ricadute anche sui costi e sulle liste d’attesa. Bisognerebbe, secondo il Caap, ridefinire i percorsi di diagnosi, presa in carico, continuità assistenziale e rete dei servizi.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)